In questo periodo, ad ogni ora si parla di virus, in particolare del Coronavirus. Che cosa sono i virus e come sono fatti? In questo primo articolo dedicato alla nuova rubrica di microbiologia faremo chiarezza sull’argomento “Virus”.
In primis partiamo con il dire che i virus sono parassiti intracellulari obbligati, ciò significa che per vivere e replicarsi necessitano di una cellula che li ospiti. Nell’ambiente extracellulare le particelle virali, chiamate anche virioni sono metabolicamente inerti, pertanto solo i virus più “forti” sono in grado di utilizzare la cellula ospite a loro favore. Il parassitismo è un fenomeno estremamente diffuso in natura, sia tra gli organismi pluricellulari che unicellulari, e si può affermare che i virus sono in grado di vivere in ogni essere vivente.
La struttura dei virus
L’unità di misura dei virus sono i nanometri (nm), entità piccolissime ma estremamente letali in molti casi per gli animali, le piante e l’uomo. I virioni sono costituiti da due elementi biologici fondamentali:
- genoma: che può essere rappresentato da una molecola di DNA o RNA a singolo o a doppio filamento, con polarità positiva o negativa.
- capside: un involucro proteico costituito da proteine virali specifiche che contiene e protegge il genoma virale.
- pericapside o envelope: memebrana esterna di natura lipoproteica che solo alcuni virus possiedono e costituisce un ulteriore elemento di virulenza e protezione.
Tutti i genomi virali sono aploidi, cioè presentano una solo copia di ogni gene, ad eccezione di quello dei Retrovirus che è in doppia copia, ovvero diploide. Il capside virale avvolge il genoma attraverso due modalità di disposizioni possibili: capside a simmetria elicoidale o a simmetria icosaedrica.
Il capside a simmetria elicoidale (isometrica) presenta una forma simile ad una bacchetta, il nome deriva dalla somiglianza ad una elica costituita da elementi chiamati protomeri, connessi tra loro a formare una serie discoidale. Quello a simmetria icosaedrica presenta una forma simile ad una sfera e, il suo nome deriva da un poligono geometrico a venti facce chiamato icosaedro. Tali strutture sono costituiti da unità ripetute chiamate capsomeri costituiti da varie unità proteiche. L’insieme dell’acido nucleico e del capside è chiamato nucleocapside.
Il pericapside
I virus animali presentano sempre oltre al capside un altro involucro più esterno, una membrana chiamata envelope. Il pericapside è costituito da residui di natura cellulare, modificati dall’inserzione di proteine virali specifiche; il materiale pericapsico può provenire dalla membrana cellulare, nucleare oppure endosomiale della cellula bersaglio. i virus privi di envelope sono conosciuti come “virus nudi”.
La funzione degli involucri circostanti il genoma virale è duplice:
- proteggere l’acido nucleico da enzimi litici presenti nei liquidi extracellulari
- iniziare l’infezione, attraverso strutture chiamati anti-recettori che consentono ai virus di legarsi al recettore specifico presente sulle membrane cellulari.
Dalla scoperta dei virus c’è un forte dibattito, in cui si discute se considerarli o no essere viventi; secondo il mio modesto parere non importa se siano organismi oppure entità, la vera domanda è: “conosceremo mai tutte le loro sfaccettature biologiche?” Non ci resta che sopravvivere per scoprirlo.
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