L’uomo ha sempre cercato modi di essere più veloce sin dall’antichità per migliorare i trasporti e le comunicazioni. Milan Kundera, scrittore e poeta di origine ceca, scrisse “La velocità è la forma di estasi che la rivoluzione tecnologica ha regalato all’uomo”. Rivoluzionaria fu, all’inizio dell’ottocento, l’invenzione delle locomotive a vapore. Questi nuovi mezzi  permisero di passare dai trasporti a trazione animale a quelli a trazione meccanica. Oggi giorno si da tutto per scontato, ma quali sono le basi della cinetica? Partiamo dalla definizione di velocità!

Cos’è la velocità

Velocità è un termine che deriva dal latino vēlōcitās, termine che a sua volta deriva da vēlōx, cioè veloce.
In ambito fisico viene definita come la variazione della posizione di un corpo in funzione del tempo. Come molte altre grandezze fisiche, è anch’essa una grandezza vettoriale. Quando si parla di velocità, senza dare specificazioni aggiuntive, ci si riferisce alla velocità istantanea.  In quanto grandezza vettoriale avrà modulo (o intensità), direzione e verso. Questi ultimi sono orientati seguendo il movimento. Mentre il modulo lo si calcola come distanza percorsa (S) nell’unità di tempo (t). La formula per il calcolo del modulo sarà quindi: V=S/t.

Facciamo un esempio, quando andiamo sui gokart, noi possiamo fare una media della nostra velocità durante il primo giro di pista con un semplice calcolo. Sapendo la lunghezza della pista e il tempo impiegato a percorrere il giro si è in grado di calcolare la velocità tenuta durante la corsa. Lo stesso calcolo si applica per determinare quelle degli atleti nelle competizioni di atletica leggera.

Essendo nel Sistema internazionale di unità di misura (SI) l’unità di misura delle lunghezze il metro (m) e quella del tempo i secondi (s), la velocità viene espressa in metri/secondi (m/s).

Volendo avere un approccio più matematico alla questione, si può dire che la velocità è la derivata prima del vettore posizione nella variabile tempo. Mentre la derivata seconda della posizione nel tempo corrisponde all’accelerazione avuta durante il movimento.

Le traiettorie

Quando qualcosa, o qualcuno, come ad esempio un cavallo in corsa, si muove, questo disegnerà nello spazio una traiettoria. La traiettoria, dato un sistema di riferimento, è definita come la linea, o la curva, che un corpo che si muove descrive durante il moto.

A traiettorie diverse corrispondono moti diversi. La traiettoria di un proiettile è parabolica e prende il nome di traiettoria balistica. Se invece è una circonferenza ci troveremo nel caso del moto circolare, dove il vettore velocità è tangente ad essa in ogni suo punto. Mentre, se si tratta di una retta, potremo avere moto rettilineo uniforme o accelerato, a seconda della presenza o meno di variazioni della velocità.