Fridays for Future è un movimento di protesta di studenti e insegnanti che, in maniera non violenta, scioperano per un giorno (di venerdì) contro il cambiamento climatico. La prima giornata di questo tipo si è svolta il 15 marzo 2019 e ha coinvolto moltissime città a livello mondiale.

Come è nato?

Ideatrice della protesta, nonché volto più noto del movimento, è la svedese Greta Thunberg. Greta, sedicenne nata a Stoccolma, ha iniziato la sua protesta pacifica il 20 agosto 2018, organizzando il suo primo Skolstrejk för klimatet (“Sciopero scolastico per il clima”). Da allora, e per tutto l’anno scolastico a venire, la ragazza ha continuato a protestare ogni venerdì, posizionandosi di fronte al Parlamento svedese.

A cosa serve?

cambiamento climatico

Il surriscaldamento globale è l’espressione con cui si identifica il mutamento del clima terrestre che ha iniziato a verificarsi dalla fine del XIX secolo e che procede tutt’ora. Caratteristiche fondamentali di questo fenomeno sono il costate innalzamento della temperatura terrestre e il succedersi di fenomeni atmosferici anomali ad esso associati. A cosa sono dovuti questi cambiamenti? Le cause sono principalmente riconducibili all’attività umana:

  • deforestazione
  • incremento della concentrazione di gas serra nell’atmosfera
  • allevamento intensivo

Questi e molti altri comportamenti errati messi in atto dagli esseri umani sono la causa dei cambiamenti climatici che stanno avvenendo sul nostro pianeta e che, entro il 2050, se nulla si farà per cambiare, potrebbero tramutarsi in danni irreversibili.

Cosa è necessario fare?

Come è possibile, nel piccolo delle nostre case, delle nostre scuole, delle nostre attività, apportare un miglioramento concreto che possa aiutare il nostro pianeta?

  • Il primo fattore da correggere sono le emissioni di anidride carbonica (CO2): queste, infatti, sono il principale fattore che determina l’accumulo di gas serra nell’atmosfera. Concretamente, abbassando di 1°C la temperatura nella propria abitazione (ad esempio, di inverno) si contribuirebbe a a ridurre di circa 300 kg le emissioni di CO2 per abitazione/anno.
  • L’inquinamento provocato dalle plastiche è la forma di inquinamento più famosa e che più grava sul nostro ecosistema. Non è raro, infatti, osservare immagini di animali marini che, vivendo in un ambiente enormemente inquinato dalla plastica, si ritrovano in essa imprigionati o, peggio, morti per averla ingerita. La plastica che viene prodotta, purtroppo, richiede tempi lunghissimi per potersi decomporre ed essere eliminata. Basti pensare che è possibile trovare bottigliette in plastica risalenti a DECENNI fa, ancora perfettamente intatte. Eliminare la plastica dalla nostra vita non solo è possibile, ma è assolutamente necessario.
  • L’inquinamento prodotto dagli allevamenti intensivi è devastante. Ben consapevoli che l’opzione del veganesimo (o anche solo quella di diventare vegetariani) non sia per tutti, sarebbe comunque opportuno ridurre il consumo di carne. Un minor consumo di carne, tra l’altro, non solo gioverebbe al nostro pianeta, ma gioverebbe anche alla nostra salute. Come prendere due piccioni con una fava, insomma!

ECCO LA NOSTRA ESPERIENZA A FRIDAYS FOR FUTURE!