Ho deciso di scrivere questo articolo per cercare di aiutare chi vuole addentrarsi nel mondo della letteratura scientifica. Oggigiorno c’è molta disinformazione, soprattutto per quanto riguarda questioni scientifiche, e reperire informazioni valide e affidabili non è banale. Mi auguro, con questo articolo e senza vanto alcuno, di poter essere un faro, o almeno una lanterna, nel buio della disinformazione.
Ritengo importante affermare che, sviluppare una personale opinione consapevole su una determinata tematica scientifica richiede tempo, dedizione e studio. Non è un compito facile e tantomeno immediato.
Quanto è specifica la ricerca moderna?
La ricerca moderna è estremamente avanzata. Ogni ricercatore nel mondo, durante il suo percorso scientifico, si specializza su poche tematiche mirate. Nel momento in cui si allontana da queste, anche solo di poco, fa un salto nel vuoto. E non mi riferisco quindi a cambiare totalmente disciplina (da fisica a chimica, da biologia a matematica), tutt’altro. Vi porto come esempio la mia appena iniziata carriera scientifica.
Le difficoltà affrontate in prima persona
Sono laureato in chimica pura e ho effettuato il tirocinio di laurea magistrale in un istituto di ricerca chimica avanzata a Strasburgo (Francia). Il primo mese è stato mentalmente faticoso: nonostante le conoscenze acquisite durante il percorso di studi, ho avuto parecchie difficoltà a comprendere, almeno in parte, il progetto di tesi. La chiave del successo fu lo studio di articoli scientifici inerenti alla tematica.
Dopo la laurea, ho iniziato uno stage R&D (Research & Development) in una azienda nel Nord Italia che si occupa di sviluppo e produzione di impianti frenanti. Nel mio percorso di studi universitario non ho mai avuto a che fare con leghe metalliche, in particolare leghe di alluminio. È una tematica più inerente a scienza e ingegneria di materiali. Ho così iniziato a studiare come se fossi al primo anno di un’altra facoltà: libri di testo per le conoscenze di base e articoli scientifici.
Oggi mi trovo in Germania per il mio dottorato su leghe di titanio per impianti ortopedici. Nonostante avessi già un’infarinatura sulle leghe metalliche in generale, mi sono reso conto che le conoscenze sull’alluminio non erano proprio completamente trasferibili sul titanio. I due materiali sono diversi, si comportano diversamente e si studiano anche diversamente. Di nuovo daccapo: libri di testo di base e articoli scientifici per conoscenze più avanzate.
Ovviamente affrontare una tematica inerente, almeno in parte, alla propria formazione è di grandissimo aiuto, ma in ogni caso lo studio dello stato dell’arte di quell’argomento è di fondamentale importanza.
La comunità scientifica
La comunità scientifica è estremamente variegata e composta da centinaia di migliaia di persone organizzate in gruppi di ricerca attorno a tutto il globo in grado di collaborare (e competere) per aggiungere nuove conoscenze al sapere umano.
La ricerca scientifica si regge sull’applicazione del metodo scientifico e sul valore universale della conoscenza. L’autorevolezza della comunità scientifica internazionale risiede nella capacità di discernere ciò che è scientificamente valido e condivisibile da ciò che non lo è. Il mezzo di comunicazione degli scienziati sono le riviste scientifiche in cui vengono pubblicate le più recenti scoperte. Queste ultime sono descritte nel minimo dettaglio affinchè possano essere riprodotte. Metodi, materiali, esperimenti condotti e risultati sono tutti riportati (per la stragrande maggioranza in lingua inglese) in quello che si chiama articolo scientifico (scientific paper), e l’insieme di questi costituisce la letteratura scientifica.
Le pubblicazioni non sono tutte uguali, ma si differenziano per rigore metodologico e portata. Lo scritto, prima di essere condiviso con la comunità scientifica, è sottoposto ad un processo di revisione paritaria (peer review): una commissione di ricercatori indipendenti esperti nel settore esprime un giudizio critico anonimo sull’articolo del candidato. La competizione è tanta, e come tale ogni ricercatore cercherà sempre e comunque di smontare lo studio in questione. Più è alto il livello della rivista (ad esempio Science o Nature) su cui voler pubblicare, più accurata e restrittiva è la selezione. Ogni rivista ha un punteggio che ne identifica il valore scientifico, chiamato impact factor: maggiore questo indice e più affidabile è la rivista. Esistono anche riviste senza questo processo di revisione tra pari, ed è quindi più probabile imbattersi in studi scientifici poco validi e poco affidabili.
Come ricercare articoli scientifici su un determinato argomento
Passiamo ora ad un aspetto più pratico: la ricerca bibliografica. Il primo portale di ingresso verso il mondo delle pubblicazioni scientifiche che possiamo tutti tranquillamente adoperare è Google Scholar.
Immaginiamo di voler effettuare una ricerca sulle plastiche biodegradabili. Quando si affronta un nuovo argomento, è importante farsi un’idea generale su di esso. Lo stato dell’arte è contenuto all’interno di articoli molto lunghi e diversificati chiamati rassegne (review). Leggere molte review è il primo passo verso la conoscenza di quello specifico argomento.

La rassegna scientifica: come è fatta
La review in genere è composta di un abstract, di capitoli intermedi e di una conclusione. Per capire se è l’argomento a cui siamo interessati, conviene leggere subito con attenzione l’abstract. Se è così, si procede.
È importante ora iniziare a leggere senza soffermarsi troppo su quel che non si capisce, almeno all’inizio. Presta attenzione a quello che ti interessa conoscere. Avrai sicuramente notato durante la lettura che ci sono spesso dei riferimenti, riportati poi in fondo alla review: in quella evidenziata in figura 1 ce ne sono 45. Si tratta di citazioni (references) a lavori di altri autori. Questa review ha 45 potenziali porte di accesso ad ulteriori articoli, sia review che articoli scientifici. Per accedervi, basta copiare e incollare la reference di interesse nella barra di ricerca di Google Scholar e si inizia nuovamente.
Leggere review può essere più semplice che leggere articoli scientifici, perchè questi ultimi entrano molto in dettagli tecnici. Inoltre, come detto in precedenza, le review permettono di ottenere una visione ampia dell’argomento in questione. In ogni caso, anche le review utilizzano un linguaggio scientifico non semplice.
Riconoscere la validità della divulgazione scientifica
Per iniziare ad avere un barlume di chiarezza, è fondamentale leggere e studiare quanto più materiale possibile. È difficile, faticoso e lontano dall’essere immediato, ma solo così si può maturare una conoscenza veramente scientifica. Ovviamente non è possibile studiare e conoscere tutto, sia per una mancanza di tempo sia per il diverso bagaglio culturale che ognuno di noi ha. Tanto più ci si allontana dal proprio terreno di conoscenze, tanto più è faticoso capire.
Ritengo quindi estremamente importante riporre fiducia nei divulgatori scientifici: qui è estremamente importante fare attenzione e procedere con prudenza. Chi mi spiega o mi racconta di un determinato argomento deve assolutamente fornire le fonti su cui basa le sue parole. Inoltre è importante capire che non basta mai il singolo articolo, e che ognuno di questi ha un diverso peso in quel determinato contesto scientifico. Da un lato ci può essere un articolo che conferma una magari assurda teoria per vari motivi (dati falsati, esperimenti eseguiti male, conclusioni non supportate dai dati, ecc.) e dall’altro lato esserci l’intera letteratura scientifica in quel campo che lo smentisce. Risulta fondamentale quindi avere una visione ampia e globale di quell’argomento: un buon divulgatore dovrebbe essere capace di fare ciò.
Risorse utili
Riporto qui alcune delle tante piattaforme di accesso alla letteratura scientifica.
- Google Scholar
- ScienceDaily
- ScienceDirect
- PubMed (per la letteratura biomedica)
Per concludere
Mi auguro di essere riuscito, almeno in parte, nel mio intento primario, cioè quello di mostrare come accedere alla letteratura scientifica, e in quello secondario, ossia spiegare brevemente come funziona la comunità scientifica, e perchè è quindi valida e affidabile.
Per scrivere questo articolo, mi sono ispirato ad un libro che lessi in passato, scritto dal Professor Gianfranco Pacchioni, professore di chimica inorganica all’Università degi Studi di Milano – Bicocca. Il libro in questione è il seguente “Scienza, quo vadis? Tra passione intellettuale e mercato“. In esso l’autore entra nel dettaglio delle meccaniche della ricerca scientifica moderna, cercando di risaltarne punti di forza e debolezze.
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