L’inizio dell’università, per qualsiasi matricola, è un salto nel vuoto. Che proveniate dal liceo classico, scientifico, dall’istituto tecnico o dall’alberghiero, una sola cosa è certa: il primo semestre di università sarà un trauma. Vi ritroverete in un ambiente nuovo, con persone nuove, professori nuovi e vi sembrerà di avere il mondo ai vostri piedi. Ah la libertà! Finalmente (anche se non vale per tutti i corsi) non avete più l’obbligo di partecipare alle lezioni. Dell’obbligo di rimanere in classe durante la lezione senza potersi muovere, poi, non ne parliamo nemmeno: le macchinette diventeranno le vostre migliori amiche. E che dire dello studio? Niente verifiche, interrogazioni a sorpresa, compitini di fine capitolo. Niente di niente. Finalmente siete arrivati in paradiso

Oppure no?

L’importanza delle lezioni

lezione università

Dal momento che andare a lezione (spesso) non è più obbligatorio, una domanda sorge spontanea: che ci vado a fare allora? Domanda lecita, certo. Ancor di più se si rientra nella categoria degli studenti lavoratori. Spesso, però, a farsi questa domanda, non sono quegli studenti i cui impegni lavorativi non permettono una regolare frequenza alle lezioni. Anzi! Si tratta spesso di studenti che, inebriati dalla nuova libertà acquisita dopo 13 anni di dura scuola dell’obbligo (in realtà solo 10 sono obbligatori), si ritrovano ad un bivio: lezioni o cazzeggio? Qualunque scelta farete, una sola cosa è certa: se le lezioni vengono tenute è perché a qualcosa servono. L’opportunità di seguire la spiegazione faccia a faccia con un docente e quella di potergli fare domande “in diretta” è, appunto, un’opportunità. Se potete, non sprecatela!

Il tempo fugge

tempo università

Passa il primo mese e niente. Passa il secondo, pure. Forse l’università è davvero il paradiso. Ma arriva la sessione d’esame, la prima. Passa il primo appello e niente. Passa il secondo, pure. L’università, improvvisamente, si tramuta in inferno. La prima sessione è traumatica per tutti, non temete. Dare un esame sembra una montagna insormontabile: quando lo avrete superato, però, vi sembrerà di essere riusciti a scalare l’Everest a mani nude. Per poi scoprire che esistono altre 18 montagne da scalare, molto più alte. Iniziate a studiare il prima possibile! E se credete che per voi sarà diverso, che voi riuscirete a studiare 6 esami in un mese e mezzo, accomodatevi pure: siamo passati tutti da questa fase di onnipotenza. Basta che poi vi rimbocchiate le maniche e vi impegnate a studiare con più costanza.

E ricordate! L’università, per quanto possa sembrare difficile -a volte impossibile- è un modo per arricchirvi, per darvi nuove possibilità e non un buco nero da cui farvi risucchiare. Ce la farete!

ECCO IL NOSTRO VIDEO SULL’UNIVERSITÀ!