Prima settimana dell’anno… Prima intervista dell’anno! Con l’inizio del 2019, tra feste e buoni propositi, abbiamo deciso di portarvi un’intervista… succulenta. Siamo così andati ad intervistare Riccardo, uno studente di Scienze e Tecnologie della Ristorazione.
La facoltà universitaria
Grazie a questa facoltà, non molto conosciuta, ma sicuramente estremamente interessante, Riccardo è riuscito a coniugare la sua passione per la scienza a quella per il cibo. Tra esami di biochimica degli alimenti e microbiologia, questa facoltà offre l’opportunità, a chiunque sia interessato, di specializzarsi nell’ambito della ristorazione. Non si tratta, infatti, del classico “imparare a cucinare”, ma di un vero e proprio corso per diventare esperti nella gestione di tutti gli aspetti della ristorazione. Obiettivo, quindi, è formare esperti del sistema alimentare con una approfondita conoscenza dei processi produttivi, degli alimenti e dei bisogni del consumatore.
Scienza e cucina: un connubio antico
Non è, in effetti, difficile trovare dei punti di comunione tra la scienza e la cucina. Basti pensare alla sempre più in voga cucina molecolare. La gastronomia molecolare è una sotto-disciplina della scienza alimentare, volta allo studio delle trasformazioni chimiche e fisiche che i cibi subiscono durante la loro preparazione. Pur avendo origini molto antiche (il cuoco latino Apicio pare esserne stato uno dei primi teorizzatori), questa disciplina è diventata famosa solo negli anni ’70, grazie al programma tv inglese “The Physicist in the Kitchen”. Obiettivo dichiarato della cucina molecolare è quello di trasformare quest’arte, da pura disciplina empirica, a vera e propria scienza. Ma quali sono gli strumenti di cui ci si avvale? Anidride carbonica, azoto liquido, lecitina, centrifuga… insomma, un vero e proprio laboratorio culinario!
ECCO IL NOSTRO VIDEO
1 Commento
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giovanni pieri
molto ben fatto