Ebbene sì, lo abbiamo fatto. Dopo una ricerca capillare, la stesura di un progetto d’alta ingegneria, l’acquisto di materiali d’avanguardia e il dispiegamento di una gigantesca forza-lavoro, il nostro razzo è stato costruito. E non solo: costruito e lanciato con successo. Verso l’infinito e oltre, direbbe qualcuno!
Certo, come in qualsiasi esperimento che si rispetti, qualche fallimento sembrava voler porre fine alla nostra missione spaziale ancor prima che iniziasse, ma la testardaggine e la bravura dei nostri ingegneri ci ha fatto vincere.
Ma a parte gli scherzi: cosa abbiamo fatto?
La costruzione
Per il nostro esperimento abbiamo costruito un bellissimo (e semplicissimo) razzo in plastica utilizzando una bottiglia di Coca Cola e qualche altro accessorio in cartone. Se volete vedere il tutorial completo su come costruire un razzo tutto vostro, eccolo qui:
Una volta completato e lasciata asciugare tutta la colla, il mezzo è pronto per essere lanciato!
Il motore
Come “motore” per il nostro razzo abbiamo utilizzato una reazione chimica semplicissima, eppure sempre affascinante: l’unione di bicarbonato di sodio e aceto. Forse l’avete già provato da piccoli, magari costruendo un vulcano e facendolo eruttare: il principio è identico, ma il risultato ben più divertente! Una volta riempito il razzo con dell’aceto, infatti, in una calza abbiamo messo del bicarbonato e, infine, abbiamo unito il tutto. Ovviamente facendo attenzione a non fare toccare i due reagenti e chiudendo la bottiglia con un tappo di sughero.
Il lancio
A quel punto eravamo pronti. Il lancio, programmato in un afoso pomeriggio di inizio estate sembrava cosa fatta. Un solo piccolo imprevisto: il vento, abbastanza insistente da poter compromettere la missione. Quando, tuttavia, questo è calato eravamo pronti. 3… 2… 1… LIFT OFF!
…
…
…
Il razzo non si è mosso di un millimetro. Lancio fallito.
Imperterriti abbiamo ritentato, sicuri che la sorte non potesse esserci avversa per una seconda volta. Serbatoi nuovamente riempiti. 3… 2… 1… LIFT OFF!
Inaspettatamente, il razzo è partito e ha volato per 5, interminabili, secondi che ci hanno regalato il sapore di un dolcissimo trionfo. Felici e soddisfatti abbiamo lasciato la base di lancio e, finalmente, abbiamo fatto ritirare con onore il nostro bellissimo razzo.
La spiegazione scintifica
Come ben sappiamo, però, dietro a qualsiasi cosa c’è una spiegazione scientifica. Cosa ha fatto volare il razzo per aria? L’unione di bicarbonato di sodio e aceto dà origine ad una reazione chimica ben definita:
CH3COOH + NaHCO3 → CH3COONa + H2O + CO2
Come si può ben vedere i prodotti sono 3: l’ACETATO DI SODIO, l’ACQUA e l’ANIDRIDE CARBONICA. Il primo va a creare un sedimento. L’acqua, invece, va a diluire l’aceto. L’anidride carbonica, infine, crea la propulsione. La propulsione determinata dalla produzione di questi tre elementi in una reazione violenta, quindi, fa sì che il razzo possa fare un volo di diversi metri di altezza.
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