Per tutti i curiosi che si chiedono come si possa aprire una farmacia in Italia e quali siano i requisiti necessari ai fini dello svolgimento della professione di farmacista, dovete sapere che l’azienda farmacia non è una semplice azienda.

La farmacia è un punto di riferimento per la salute di tutti i cittadini e oltre a dispensare farmaci il farmacista si occupa di tutelare la salute offendo ai suoi clienti servizi sanitari, ma dà anche consigli medico-scientifici e molto altro.

Farmacia pubblica e privata

In primis dobbiamo fare una piccola distinzione tra farmacia privata e pubblica, non tanto per una differenza di compiti e mansioni ma dal punto di vista della gestione e della proprietà dell’esercizio.
La farmacia privata può essere di proprietà delle seguenti voci:
-persona fisica
-società di persone
-impresa cooperativa
-società di capitali (Legge 124/2017)

Mentre la farmacia pubblica è di proprietà di una persona giuridica ovvero il comune (in teoria ci sarebbe la possibilità di vendita dell’esercizio farmaceutico comunale ad una società di capitali).

Il farmacista

La figura professionale del farmacista gioca un ruolo chiave nella dispensazione dei farmaci sul territorio e nella tutela della salute della popolazione. Per tutti coloro che vogliano diventare farmacisti ricordate che:

  • per prima cosa dovete iscrivervi ad un corso di laurea di tipo farmaceutico (Farmacia oppure Chimica e tecnologie farmaceutiche). Due corsi di laurea magistrali a ciclo unico di durata pari a 5 anni
  • secondariamente bisogna sostenere e superare l’esame di Stato per ottenere l’abilitazione professionale
  • per concludere l’iter bisogna iscriversi ad uno degli ordini di categoria (Ordine dei Farmacisti) solitamente quello provinciale, per essere iscritti nell’Albo.

 

La gestione e la proprietà

Il titolare di una farmacia è responsabile della gestione patrimoniale e della condotta tecnico-professionale dell’esercizio farmaceutico. La titolarità della farmacia e proprietà dell’azienda sono inseparabili e seguono lo stesso destino amministrativo. Perciò il trasferimento di titolarità equivale alla cessione di proprietà.

La gestione è riservata ai farmacisti iscritti all’albo della provincia in cui a sede l’esercizio. Per diventare titolari si possono seguire tre “strade” diverse:

-Concorso pubblico per l’assegnazione di sedi vacanti o di nuova istituzione
-Atto di compravendita
-Successione

La prima “strada” consiste nel superamento di un concorso pubblico regionale o provinciale in cui possono partecipare tutti i farmacisti, al termine del quale viene assegnata la farmacia al vincitore e conseguita l’idoneità di gestione dell’esercizio.

I requisiti d’accesso al concorso sono:
-Cittadinanza UE
-Maggiore età
-Godimento dei diritti civili
-Iscrizione all’albo professionale in Italia
-Età non superiore ai 60 anni (età massima per la direzione della farmacia di 65 anni nel 2015)

La seconda invece prevede un atto di copra-vendita, in cui abbiamo il cedente dell’attività (in veste di venditore dell’azienda) e un nuovo acquirente (in veste di compratore) che concordano privatamente il prezzo di cessione della farmacia.

L’acquirente deve essere in possesso dell’idoneità, che si può ottenere tramite concorso pubblico per l’assegnazione di sedi farmaceutiche oppure per esercizio certificato della professione di almeno 2 anni. (L’ALS di competenza certifica che l’acquirente a rivestito il ruolo professionale per almeno due anni)
L’ultima “strada” è la successione della farmacia di proprietà di un titolare, ai suoi eredi. Il sentiero per aprire una farmacia in Italia è lungo e faticoso, ma pieno di soddisfazioni.

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