Vi siete mai chiesti come funziona una TACHIPIRINA quando la prendete? Quando la temperatura corporea si alza e supera i 36,9 C° arrivando a 37 C° l’uomo medio è colto da malessere intenso che lo spinge a correre in farmacia per far scorta di paracetamolo e risolvere il problema di salute. (sempre se la febbre non lo debiliti a livelli tali da non avere nemmeno le forze di reggersi in piedi e uscire di casa)

Per capire i meccanismi alla base del paracetamolo, principio attivo contenuto nella TACHIPIRINA (nome commerciale del farmaco) dobbiamo parlare di una classe importante di farmaci antinfiammatori ovvero i FANS.

Le proprietà dei FANS

I FANS sono i farmaci antinfiammatori non steroidei, il termine mette in rilievo la loro caratteristica principale ovvero essere antinfiammatori. Oltre a questa caratteristica farmacodinamica hanno quella analgesica, antipiretica, anti-aggregante e uricosurica.

L’analgesia (cessazione del dolore) e la proprietà antipiretica (contrasto dell’azione di pirogeni, agenti che causano l’innalzamento della temperatura corporea) sono possedute da tutti i FANS; mentre la proprietà anti-aggregante (soprattutto piastrinica), ovvero la capacità di far diminuire l’aggregazione delle piastrine e l’azione uricosurica (capacità di un farmaco di promuovere l’escrezione di acido urico attraverso i reni) sono possedute solo da alcuni farmaci.

L’azione anti-infiammatoria

Questi farmaci interferiscono con il processo infiammatorio che prevede dopo un primo evento lesivo, ad esempio una ferita, il rilascio di mediatori chimici dell’infiammazione, è importante questa fase perché le sostanze coinvolte sono bersagli dei farmaci. Ci sono tre tipologie di mediatori:

  • preformati (ad esempio l’istamina, molecola preesistente al processo lesivo, oppure gli enzimi lisosomiali)
    L’evento lesivo determina il rilascio dei mediatori dal sito di stoccaggio nell’ambiente con promozione dell’infiammazione.
  • mediatori di nuova sintesi: molecole assenti prima del processo lesivo che vengono sintetizzati durante il processo infiammatorio, ad esempio le prostaglandine, ossido di azoto, i ROS.
  • mediatori inattivi che sono attivati durante il processo come le chinine.

Le prostaglandine fanno parte della classe degli eicosanoidi e derivano da un acido grasso a lunga catena, che viene conservato nell’organismo come estere. Nella sua forma libera diviene il substrato di particolari enzimi chiamati ciclossigenasi (COX) il risultato sono due prostaglandine, precursori di altri mediatori chimici dell’infiammazione.

FANS

Il paracetamolo

E’ il principio attivo contenuto nella TACHIPIRINA, e potrebbe suonarvi strano ma non è un antinfiammatorio infatti è dotato solamente di attività analgesica e antipiretica. Il paracetamolo è un derivato para-amminofenolico scoperto a partire da l’acetanilide e la fenacetina poi ritirati dal mercato a causa dei loro effetti collaterali. ( causano meta-emoglobinemie e danni renali)

Gli antinfiammatori non steroidei sono prescritti dai medici per il 90% dei casi contro patologie da raffreddamento, nel trattamento di dolore di lieve-media entità. 

formula di struttura del paracetamolo

 

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