Il mondo che ci circonda è pieno di sostanze che possono essere definite o acide o basiche. Sostanze che tutti sappiamo essere acide sono il succo di limone, le bibite gasate, molte caramelle… Così come sono sostanze basiche ben conosciute l’ammoniaca, la soda caustica e molti saponi. Ma cosa ci permette di decidere se una sostanza è acida o basica? Qual è il metro con cui queste caratteristiche vengono misurate? Sono pericolosi gli acidi? Ecco le 5 curiosità su acidi e basi che dovete assolutamente sapere!

1 – Le teorie su acidi e basi

Diverse sono le definizioni di acidi e basi che sono state date negli anni, ma 3 sono le teorie chimiche più importanti. In ordine cronologico:

1884 – Teoria di Arrhenius: un acido è una sostanza in grado di liberare ioni H+ in una soluzione acquosa. Una base, invece, è in grado di accettare ioni OH- in una medesima soluzione.

1923 – Teoria di Brᴓnsted e Lowry: un acido è una sostanza in grado di donare protoni. Una base, invece, è in grado di accettarli.

1923 – Teoria di Lewis: un acido è una sostanza in grado di accettare una coppia di elettroni da un’altra sostanza. Una base è in grado di cedere una coppia di elettroni.

2 – Come si può misurare l’acidità?

La scala di misura usata in tutto il mondo per l’acidità e la basicità è il pH. Questo metodo non è altro che un insieme di operazioni matematiche: prima si calcola il logaritmo in base 10 dell’attività, poi si cambia segno al risultato. Il pH può assumere un range di valori da 1 (molto acido) a 14 (molto basico). Un pH uguale a 7 è considerato neutro. In laboratorio è possibile misurare il pH tramite uno strumento detto pH-metro. Altrimenti è possibile misurarlo utilizzando le cartine tornasole, cioè strisce di carta imbevute di tornasole, un colorante vegetale in grado di cambiare colore al variare del pH.

3 – L’acidità che ci fa digerire

Stomaco acidità - The Science Lab

L’acidità, pur sembrando una caratteristica dannosa per la nostra salute, non lo è. Basti pensare che all’interno del nostro stomaco esistono cellule specializzate, le cellule parietali, che producono acido cloridrico. Proprio così! L’acido cloridrico, un acido forte, viene prodotto e tenuto nello stomaco e ci permette di digerire ciò che mangiamo. In questo modo, dunque, il pH presente nel nostro stomaco è normalmente compreso tra 2 e 3. Se non ci fosse, i problemi sarebbero molteplici: non solo non riusciremmo a digerire le proteine, ma anche moltissimi enzimi non potrebbero funzionare.

4 – E la basicità?

Pur non essendo famosa come l’acidità, la basicità è altrettanto rappresentata nella nostra quotidianità. Tipico delle sostanze basiche è il sapore amaro. Molte sono le verdure che fanno parte della cerchia di cibi alcalinizzanti, tra cui spinaci, lattuga e zucca. Questi, in caso di dieta particolarmente acidificante, sono in grado di riequilibrare il pH dell’organismo. Un pH particolarmente acido, infatti, si pensa possa essere causa, a lungo andare, di varie patologie, soprattutto infiammatorie.

5 – I sistemi tampone

Bicarbonato - The Science Lab

Sono generalmente soluzioni ottenute dall’unione di un acido e una base (in diverse combinazioni), che sono in grado di opporsi a variazioni significative di pH. Diversi di questi sistemi sono presenti nel nostro corpo e sono fondamentali per il mantenimento di un pH definito “fisiologico” (tra 7.36 e 7.44). A questo pH, infatti, il nostro organismo è in grado di funzionare in maniera ottimale. L’esempio principale di questo tipo di sistemi tampone è il bicarbonato (HCO3-).

 

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