Biologico o non biologico questo è il dilemma… Negli ultimi anni si sente spesso parlare di biologico sia su internet che in televisione, ma è tutto vero quello che viene detto? Oggi andremo a conoscere meglio l’agricoltura biologica!
Gli agrofarmaci
A differenza di quello che spesso viene detto, anche nella coltivazione con metodi biologici si utilizzano agrofarmaci, chiamati erroneamente pesticidi. Si tratta di prodotti utilizzati per proteggere le colture da varie avversità che possono colpirle. Ma allora cosa cambia rispetto alla cosiddetta agricoltura tradizionale? Semplicemente nel protocollo biologico si possono utilizzare solo prodotti di origine naturale, mentre nell’ agricoltura convenzionale si utilizzano anche quelli di sintesi. All’apparenza il primo caso potrebbe apparire preferibile e meno dannoso per l’ambiente, in realtà non sempre è così. Basti pensare ai vari sali di rame utilizzati anche in agricoltura biologica come antifungini, i quali si accumulano nel terreno e sono tossici. Inoltre bisogna ricordare che la ricerca in campo agricolo studia continuamente nuovi prodotti chimici che impattino meno sull’ambiente e siano efficaci anche a bassi dosaggi.
La resa e il suolo
La resa delle colture biologiche è in genere nettamente inferiore rispetto a quella delle stesse coltivate con metodo tradizionale. In particolare la produttività del biologico è mediamente il 25% in meno. Certamente questo dato varia molto dal tipo di coltura e dalle condizioni ambientali, per esempio le differenze per frutta e legumi non sono così importanti, mentre sono notevoli nel caso di ortaggi e cereali. Tutto questo può sembrare insignificante ma non è così, perché per garantire la stessa quantità di prodotto è necessario coltivare maggiori superfici. Ricordiamo che coltivare comporta un utilizzo di “input”, ossia di risorse come energia e acqua, che saranno maggiori in maniera proporzionale alla superficie coltivata. Inoltre i campi coltivati “in più” con il biologico potrebbero essere lasciati incolti per favorire la biodiversità, sia vegetale che animale.
Le proprietà nutritive e la sicurezza del prodotto
Molti credono che le proprietà nutritive dei prodotti biologici siano superiori rispetto agli stessi coltivati con metodo tradizionale. Numerosi studi hanno però smentito questa credenza. Ci sono alcune eccezioni, ad esempio pare che i pomodori biologici abbiano un contenuto di vitamina C superiore, ma per la maggior parte dei prodotti non vi sono rilevanti differenze. È vero anche che sui prodotti biologici sono generalmente meno presenti eventuali tracce di fitofarmaci. Tuttavia è doveroso ricordare che tutti i prodotti in commercio sono strettamente controllati e tali residui sono nettamente al di sotto dei limiti posti dalla legge, pertanto sono assolutamente sicuri indipendentemente dal metodo di coltivazione utilizzato.
Per concludere direi che non dobbiamo demonizzare a prescindere l’agricoltura convenzionale, come troppo spesso si sente in questi ultimi anni. Al contrario, come qualunque altro argomento scientifico, è opportuno conoscere e informarsi. Per approfondire l’agricoltura tradizionale, le rese e l’uso di agrofarmaci date un’ occhiata qui.
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