Da quando si è sviluppata la vita sulla Terra, poco meno di 3 miliardi di anni fa, si sono susseguite ben 5 enormi estinzioni di massa e ci stiamo avviando verso la sesta.

La più famosa, avvenuta 65 milioni di anni fa, ha spazzato via i dinosauri a causa (probabilmente) di un meteorite. Le altre hanno avuto come cause i cambiamenti climatici, le ere glaciali e l’attività dei vulcani.

Secondo il report dell’Onu presentato il 6 maggio scorso a Parigi, circa un ottavo degli esseri viventi presenti sulla Terra è a rischio estinzione! Circa un milione di specie vegetali e animali, infatti, rischiano di scomparire dal nostro pianeta.

Quando si parla di estinzione si pensa sempre agli animali e non si fa quasi mai caso alle piante, tuttavia le nostre amiche fotosintetizzanti stanno scomparendo ad un ritmo addirittura maggiore rispetto ai primi.

Dati sconcertanti sull’estinzione delle piante

Secondo quanto pubblicato sulla rivista Nature Ecology and Evolution negli ultimi 250 anni si sono estinte ben 517 specie vegetali. Per giungere a questo dato, gli studiosi dell’Orto Botanico Reale di Kew (Londra) e dell’Università di Stoccolma, hanno analizzato archivi, studi storici ed erbari di tutto il mondo. Purtroppo ciò che hanno scoperto è sconvolgente e terribile: le piante si stanno estinguendo a una velocità doppia rispetto agli animali.

Gli ambienti più a rischio sono quelli in cui la biodiversità è maggiore e dove il clima è tropicale e mediterraneo.

Tra le piante estinte troviamo il sandalo cileno (Santalum fernandezianum), originario delle isole Juan Fernández.  In passato, dal 1624 in poi, era tagliata per ricavare legno aromatico e la sua ultima foto risale al 1908. Da allora questo albero risulta scomparso.

La Nesiota elliptica, chiamata olivo di sant’Elena, fu scoperta nel 1805 nell’omonima isola e l’ultimo albero appartenente a questa specie morì nel 1994. Fortunatamente alcune talee di questa pianta sono state prelevate e vivono tutt’ora.

Infine vi è una pianta misteriosa, la Thismia americana, che viveva completamente sottoterra e ne uscivano esclusivamente i fiori. Fu scoperta nel 1912 lungo Torrence Avenue a South Chicago, ma pochi anni dopo questo luogo fu distrutto e di questa pianta non vi è più traccia.

Tuttavia qualche dato positivo c’è, infatti i ricercatori hanno trovato alcuni esemplari appartenenti a circa 430 specie ritenute estinte. Questo non significa che siano fuori pericolo, infatti spesso se ne trovano pochi individui, ma ci spinge a fare di più per proteggerli.

I rischi che corriamo

Come abbiamo visto in molti articoli di questa rubrica, le piante sono fondamentali per la vita dell’uomo e degli altri animali su questo pianeta. I vegetali sono una sana fonte di cibo, producono ossigeno necessario per la vita degli altri esseri viventi e sono fondamentali nella ricerca scientifica.

Concludo citando una degli autori dello studio, la dott.ssa Eimear Nic Lughadha:

Le piante sono alla base di tutta la vita sulla terra, forniscono l’ossigeno che respiriamo e il cibo che mangiamo, oltre a costituire la spina dorsale degli ecosistemi del mondo – quindi l’estinzione delle piante è una cattiva notizia per tutte le specie. Questa nuova comprensione dell’estinzione delle piante ci aiuterà a prevedere (e a cercare di prevenire) future estinzioni di piante, così come di altri organismi. Milioni di altre specie dipendono dalle piante per la loro sopravvivenza, esseri umani compresi, quindi sapere quali piante stiamo perdendo e dove, ci permetterà di alimentare programmi di conservazione rivolti anche ad altri organismi.