Ebbene sì, alcune cose che noi diamo assolutamente per scontato sono in realtà grossi errori o imprecisioni dal punto di vista  botanico, vediamo qualche esempio!

Un mazzo di fiori in una margherita

Quando cogliamo una margherita (Leucanthemum vulgare) pensiamo di prendere un fiore, in realtà si tratta di un’ infiorescenza o pseudanthium, dal greco falso fiore. Quelli che sembrano petali in realtà sono singoli fiori, detti ligulati, e lo stesso vale per il capolino giallo, composto da fiori tubolosi. Ma la margherita non é la sola a fiorire in questo modo, sono infiorescenze simili (dette calatidi) anche quelle della camomilla (Matricaria chamomilla) e del girsole (Helianthus annuus). Perciò la prossima volta che dovrete regalare un mazzo di fiori potete risparmiare optando per una bella margherita o un colorato girasole!!!

Sembrano frutti, ma non lo sono

E se vi dicessi che mela, pera, ananas e fragole non sono frutti? In botanica un frutto è originato solo dall’ovario perciò tutti quelli che si formano grazie alla trasformazione di altre parti del fiore si definiscono falsi frutti. I meli e i peri, come tutte le Pomacee, producono dei pomi e la parte del “vero frutto” è  il torsolo, mentre ciò che si mangia deriva dal ricettacolo del fiore. Le fragole e le more sono invece frutti composti, derivano cioè dalla fusione di più ovari di un unico fiore. Nel caso della fragola i singoli frutti sono i puntini sulla superficie, chiamati acheni, mentre lamponi e more sono formati da tante drupe. L’ananas e il fico sono invece infruttescenze, derivano cioè da più fiori riuniti in un’infiorescenza.  Passiamo alla melagrana, una bacca modificata unica nel suo genere chiamata balausta. Infine ci sono i peponidi, i falsi frutti delle Cucurbitaceae di cui abbiamo parlato qui.

Anche le conifere perdono le foglie

Certo tutti abbiamo visto conifere belle verdi con a terra cumuli di “aghi” caduti, questo perché sono per la maggior parte sempreverdi, perciò ricambiano le foglie senza però perderle tutte contemporaneamente come accade nelle caducifoglie. Spesso si pensa che tutte le aghifoglie siano sempreverdi, in realtà non è così, il larice (Larix decidua) perde le foglie in autunno e ne mette di nuove in primavera. Del resto ci sono anche molte latifoglie sempreverdi come l’ulivo (Olea europaea), il leccio (Quercus ilex) e l’alloro (Laurus nobilis).

Le alghe non sono piante

 

Spesso si pensa che le alghe siano piante in quanto si tratta di organismi autotrofi contenenti la clorofilla (perlomeno quelle verdi). In realtà questi organismi sono molto diversi dalle piante in quanto, a differenza di queste ultime, non hanno il corpo strutturato in un cormo (ovvero differenziato in radice, fusto e foglie) ma formano una struttura chiamata tallo. Alcune particolari alghe, come le alghe brune, si definiscono cormoidi, in quanto il loro tallo ha strutture simili a quelle delle piante. Piante e alghe fanno parte di due regni diversi, infatti le seconde appartengono a quello dei Protisti.

Pannocchia o non pannocchia? Questo è il dilemma

A sinistra le pannocchie, a destra una spiga di mais

Chi di voi ha mai assaggiato una pannocchia di mais? Secondo me nessuno! In botanica,  infatti, quella che tutti chiamano pannocchia è in realtà una spiga in quanto i singoli fiori (che poi formeranno i “chicchi” di mais) sono collegati direttamente al rachide centrale (il tutolo). La pannocchia, invece, presenta delle ramificazioni. Tuttavia la pannocchia di mais esiste davvero ed è il fiore maschile che si trova sulla sommità della pianta! Ma c’è di più, quello che tutti chiamano chicco che viene scambiato per un seme in realtà è un frutto. Si tratta di un tipo di frutto secco chiamato cariosside in cui i tessuti del seme sono saldamente legati e fusi con quelli del frutto.