In quest’articolo approfondiremo tre virus accomunanti da uno stesso vaccino. Si tratta dei virus che provocano morbillo, parotite e rosolia. I virus sono piccoli microrganismi la cui informazione genetica è sottoforma di DNA o RNA. Essi hanno morfologia variabile. Alcune specie presentano il capside, con una conformazione geometrica ben definita, altre non hanno simmetria o sono pleiomorfe. La presenza di involucri esterni permette di distinguere i virus in alcol resistenti e non. Nei non-alcol resistenti, questo solubilizza l’involucro pericapsidico eliminando le possibilità di azione per il virus.
Il Morbillo
L’agente eziologico di questa malattia infettiva è il Paramyxovirus del genere Morbillivirus. Sono virus ad RNA a singolo filamento con un involucro pericapsidico. Presentano antigeni di superficie di tipo H ed N ovvero emoagglutinina e neuraminidasi. In effetti questi sono molto utili per una diagnosi mirata e precisa sia tramite essi che tramite l’anticorpo. Il serbatoio della malattia è l’uomo e la diffusione è mondiale. Prima della diffusione del vaccino si stimavano 100.000.000 casi e 6.000.000 morti. In effetti le epidemie sono ricorrenti, con un picco ogni 3/4 anni, ed in funzione del rapporto immuni/recettivi nella popolazione.
Trasmissione e prevenzione
La malattia si manifesta con polmonite ed esantema maculo-papulare caratterizzato dalle macchie di Koplik nel retrobocca. Il Morbillivirus è un virus dermotropo ma ha un tropismo anche per il tessuto granuloso. Colpisce il parenchima polmonare dando luogo ad una polmonite con possibili complicanze batteriche. Dopo anni dall’episodio di contagio, può dare luogo alla PESS (pan-encefalite subacquea sclero-sante – 1/100-00 casi), spesso letale. La trasmissione avviene per via aerea, tramite le cosiddette goccioline di Pflugge, o per contatto con secrezioni nasofaringee e colpisce soggetti nella prima fascia d’età. Il vaccino consiste nel virus attenuato e si fornisce come parte di una miscela di tre vaccini che prende il nome di MMR (measles, dumps, ribella), cioè un vaccino trivalente che agisce contro il morbillo, la parotite e la rosolia.
Parotite
L’agente eziologico è il virus della parotite, appartenente alla famiglia delle Paramyxoviridae, genere Rubulavirus. E’ un virus ad RNA a singolo filamento privo di simmetria. Nel suo involucro pericapsidico sono presenti antigeni caratteristici. l’emoagglutinina e le neuraminidasi. Il serbatoio della malattia è l’uomo e la diffusione è mondiale con un andamento epidemico simile a quello del morbillo. Il tropismo di questi virus è soprattutto per le ghiandole salivari, in particolare per le paratiroidi. Infettando queste cellule si ha una reazione infiammatoria ed un inturgidimento delle ghiandole che fanno pressione sulla cartilagine auricolare. Questa è la motivazione per cui è comunemente chiamata con il termine “orecchioni”. La trasmissione avviene come nel morbillo ed i soggetti più colpiti sono sempre i bambini.
Rosolia
L’agente eziologico è il virus della rosolia, appartenente alla famiglia delle Togaviridae, genere Rubivirus. E’ un virus a RNA a singolo filamento con involucro pericapsidico con antigene H ed N. Ha una simmetria icosaedrica ed il serbatoio principale è l’uomo. Clinicamente è caratterizzata da un esantema maculo-papulare con decorso simile a quello del morbillo. La trasmissione avviene per via aerea. L’opera di prevenzione è basata sulla vaccinazione della popolazione ricettiva attraverso il vaccino MMR con il virus vivo ed attenuato.
Nessun commento
Leggi i commenti a questo articolo