Cosa saremmo se non avessimo le ossa? Provate ad immaginare un essere umano a cui manca lo scheletro. Nessun osso nelle braccia né, tantomeno, nelle gambe. Nessuna vertebra e nemmeno, ovviamente, il cranio. Ci riuscite? Probabilmente no, perché una simile figura non esiste nemmeno nei meandri della nostra mente.
Cosa fanno e quali sono le ossa?
Le ossa, infatti, sono una parte fondamentale del nostro corpo e hanno funzioni insostituibili. Innanzitutto, ci sorreggono, permettendoci di camminare e muoverci, ma anche semplicemente di stare dritti. Poi, sono fondamentali per proteggerci: senza gabbia toracica i polmoni potrebbero essere schiacciati da qualunque movimento maldestro e così il nostro cuore. Le ossa, inoltre, ci danno forma: senza il cranio, la nostra faccia sarebbe priva di lineamenti e probabilmente appariremmo tutti piatti e uguali. Infine, ci sono due funzioni nascoste che le rendono insostituibili: esse costituiscono la riserva di calcio più importante dell’intero corpo e in esse vengono prodotte le cellule del sangue.
Ma quante sono le ossa nel nostro corpo? Il numero esatto è 206. Quando nasciamo, tuttavia, ne abbiamo 270. Come è possibile? Che qualche osso si perda per strada? Nessun osso, per fortuna, va perduto, ma alcune ossa si fondono tra loro (basti pensare al cranio dei neonati che presenta le tipiche fontanelle) e così il numero diminuisce.
Le ossa più lunghe del corpo sono i due femori, che negli adulti possono arrivare a misurare 50 cm (mezzo metro!), mentre le più piccole sono le ossa dell’orecchio. Queste, tra l’altro, sono anche quelle che hanno i nomi più curiosi: martello, incudine e staffa.
Ci sono poi varie forme:
- lunghe – al cui interno si trova il midollo osseo rosso, responsabile della produzione di cellule del sangue
- corte – come, ad esempio, l’astragalo nel piede
- irregolari – la cui forma non è riconducibile ad un modello definito
- piatte – come quelle del cranio e delle spalle
Chi sono i “costruttori” delle ossa?
Le ossa sono un normale tessuto corporeo e proprio come tale hanno delle cellule specializzate che le caratterizzano. Alcune di queste cellule sono deputate alla loro costruzione e prendono il nome di osteoblasti altre, invece, le distruggono e si chiamano osteoclasti. Ma perché esistono cellule specializzate nella distruzione del tessuto osseo? Sono cellule cattive? Nient’affatto! Se non avessimo gli osteoclasti, il nostro tessuto osseo crescerebbe a dismisura e ci troveremmo ad avere ossa anche dove non dovrebbero esserci!
Un elemento essenziale: il calcio
Come già detto, le ossa sono la principale riserva di calcio presente nel nostro corpo. In esse questo importantissimo elemento è immagazzinato e da esse fuoriesce se altre parti del corpo ne hanno bisogno. Essendo un elemento estremamente importante, la concentrazione di calcio (anche detta “calcemia”) è rigidamente controllata da diversi ormoni: calcitonina, paratormone e vitamina D. La quantità giornaliera di calcio consigliata per non avere problemi è di 800 mg al giorno.

Carenze di calcio, quindi, possono causare problemi anche gravi: l’osteoporosi è la malattia più conosciuta e diffusa. Pur essendo più comune nelle donne in menopausa, infatti, l’osteoporosi si può presentare in entrambi i sessi, in particolare negli anziani. Non a caso la maggior parte delle fratture all’anca insorte dopo i 60 anni è dovuta proprio a questa patologia.
Alcune curiosità
- Quando le ossa si fratturano, la riparazione è possibile proprio grazie agli osteoblasti, sempre pronti a intervenire in qualunque occasione
- Cibi ricchi di calcio sono il latte e tutti i suoi derivati, nonché la frutta secca
- Così come la carenza di calcio è un problema, anche il suo eccesso (ipercalcemia) può causare problemi di salute non indifferenti
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