Le persone utilizzano spesso l’espressione “male brutto” per riferirsi al cancro in quanto, ad oggi, non si riesce ancora a vedere una via di guarigione. Nonostante ciò, la scienza ha fatto grandi passi in avanti e l’introduzione di terapie innovative ha migliorato notevolmente la qualità della vita dei pazienti.
Ma come mai è così difficile trovare una cura per i tumori? Innanzitutto, facciamo un po’ di chiarezza sui termini “tumore” e “cancro”.
Il termine tumore viene utilizzato per indicare un rigonfiamento di una specifica area di tessuto interessata da infiammazione. Di conseguenza, un tumore o neoplasia è una massa anomala di tessuto la cui crescita eccede la crescita dei tessuti normali.
I tumori si distinguono in:

  1. Tumori benigni;
  2. Tumori maligni.

I primi sono caratterizzati da:

  • Cellule ben differenziate;
  • Una crescita di tipo espansivo;
  • Una capsula di tessuto connettivo che li rendono incapaci di infiltrare i tessuti circostanti.

I secondi, invece, si distinguono dai primi in quanto sono caratterizzati da:

  • Cellule indifferenziate;
  • Capacità di infiltrare altri tessuti per l’assenza dalla capsula;
  • Formazione di metastasi

Con il termine cancro si fa riferimento esclusivamente ai tumori maligni proprio per la loro capacità di invadere i tessuti vicini, tramite vasi sanguigni o vasi linfatici, e portare a metastasi.

 

Come si forma un tumore?

E’ bene ricordare che le nostre cellule sono in continuo rinnovamento. Infatti, le cellule vecchie del nostro corpo vanno incontro a morte per essere immediatamente rimpiazzate da cellule nuove. Tutto ciò è finemente regolato dal DNA, il quale contiene delle sequenze (geni) che hanno l’importante compito di promuovere o frenare determinati meccanismi. Un esempio è la proliferazione cellulare, un meccanismo fondamentale in ambito oncologico. Quando in una cellula vengono a crearsi delle mutazioni a livello dei geni che controllano la proliferazione cellulare, la cellula può “impazzire” in quanto il DNA è alterato. Di conseguenza, la cellula inizia a moltiplicarsi in modo eccessivo accumulando errori.

Future strategie

La difficoltà nel trovare una cura, sta proprio nell’eterogeneità dei tumori. Infatti, ogni tumore è diverso in quanto presenta mutazioni in geni diversi.
La terapia standard per le neoplasie è la chemioterapia, ma la scienza ha studiato altre strategie interessanti per combattere i tumori. Un esempio è dato dalla possibilità di andare ad attaccare il cosiddetto microambiente tumorale. Quest’ultimo è quella zona che circonda il tumore in grado di fungere da barriera per i farmaci e di dare il giusto nutrimento alla neoplasia per la sua crescita e progressione. Pensando di attaccare le cellule del microambiente tumorale è, quindi, possibile indebolirlo e rendere di conseguenza il tumore più permeabile ai chemioterapici.
Un ulteriore strategia è legata al potenziamento di alcune cellule del nostro sistema immunitario, in modo tale che quest’ultime siano in grado di riconoscere le cellule tumorali come estranee e distruggerle come farebbero con qualsiasi agente patogeno.

Bisogna essere consapevoli che la pillola magica “cura tumori” purtroppo non esiste e mai esisterà. I tumori sono complessi, diversi e sempre in evoluzione. Dobbiamo prenderne atto, studiare nuove strategie, essere più furbi di loro e giocare con anticipo. Ecco perché la miglior strategia per ridurre il rischio di cancro è la prevenzione.

Microcitoma polmonare Come esempio vi propongo il microcitoma polmonare. Dalla foto è possibile vedere come si presenta macroscopicamente e microscopicamente.

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