Vi siete mai chiesti il motivo per cui, in tutto il sistema solare, solamente sul pianeta Terra ci sia vita? Che sia frutto di qualche predestinazione divina oppure un susseguirsi di eventi precisi?
L’origine della Terra
La Terra ha avuto origine circa 4 miliardi e mezzo di anni fa. In realtà rispetto alla nascita dell’universo (circa 15 miliardi di anni fa) risulta piuttosto giovane, quasi una sorella minore in termini galattici.
Il nostro pianeta nasce come un grosso ammasso di polveri cosmiche, che sotto effetto della forza di gravità si sono aggregate creando una palla incandescente.
Dopo circa qualche milione di anni si inizia a raffreddare in superficie, ma al centro resta estremamente calda. Questa caratteristica la rende tutt’ora un pianeta vivo, ovvero dotato di un’attività vulcanica.
Cosa ha il nostro pianeta di tanto speciale?

La nostra amata Terra è fortunata rispetto alle sorelle: è un pianeta vivo e si trova in una ottima posizione, forse la migliore che potesse avere, precisamente dista dal sole ben 149 milioni di km (per capirci sono circa 3750 giri della terra).
Questa distanza le permette di ricevere la giusta quantità di calore dal Sole.

Come si può vedere dalla tabella, con l’aumentare della distanza la temperatura in superficie diminuisce. Grazie al clima terrestre, possiamo beneficiare dell’acqua allo stato liquido, essenziale per lo sviluppo delle forme di vita.
Un’ultima caratteristica fondamentale è la composizione dell’atmosfera terrestre: 78% Azoto, 21% Ossigeno e 1% di vari gas (tra cui la famosa anidride carbonica). Normalmente i pianeti presentano un’atmosfera soffocante, piena di gas e polveri nocive all’organismo.
Tutto questo ossigeno è frutto del processo di fotosintesi clorofilliana delle prime piante marine comparse, una reazione chimica che trasforma l’anidride carbonica e l’acqua in glucosio e ossigeno per mezzo dell’energia solare.
Esistono pianeti simili alla Terra?

La domanda sorge spontanea: nell’universo esistono altri pianeti simili al nostro?
Uno studio interessante è rappresentato dall’equazione di Drake: una formula che permette di calcolare approssimativamente il numero di pianeti abitabili nella nostra galassia. A quest’ultimo si oppone il paradosso di Fermi, secondo il quale se esistessero forme di vita aliena intelligenti, ne saremmo già venuti a conoscenza tramite delle prove (onde radio, avvistamenti etc.).
La NASA si sta concentrando sulla ricerca di pianeti nelle stesse condizioni della Terra attraverso diversi strumenti super tecnologici, tra cui le sonde spaziali Voyager e altri telescopi. Ad oggi sono stati scoperti 12 pianeti molto simili alla Terra. Chissà se anch’essi avranno forme di vita..
1 Commento
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giovanni Pieri
buona l’idea di richiamare il concetto generale di abitabilità di un pianeta.
Nell’immagine comparativa dei corpi del sistema solare ci sono dei fuori scala: il Sole è troppo piccolo, Venere è leggermente più piccolo della Terra e non più grande e i pianeti gassosi sono un po’ più grandi di quanto appaiono.