Nonostante sia il nostro vicino di casa, Marte ha sempre destato non pochi problemi per quanto riguarda la sua esplorazione. Di tutte le missioni alla volta del pianeta rosso, infatti, più della metà hanno dato esito negativo. (Alcuni parlano addirittura di demone marziano, una forza immaginaria che sabota i veicoli spaziali in rotta per il Pianeta Rosso!)

Ma non ci siamo arresi, e le missioni andate a buon fine ci hanno portato a scoprire un pianeta tanto simile quanto diverso dal nostro, un mondo di meraviglie tuttora oggetto di studio. (Elon Musk ha più volte dichiarato di volersi traferire su Marte. Io lo seguo, voi?)

Mars 2020

Si tratta di una missione spaziale per l’esplorazione di Marte sviluppata dalla NASA, il cui lancio è avvenuto con successo il 30 luglio 2020.

E’ parte del programma di esplorazione Mars Exploration Program (MEP), nato dopo il fallimento del Mars Observer, lanciato nel 1992, le cui comunicazioni si interruppero tre giorni prima dell’ ingresso orbitale. Il programma include Curiosity, le due sonde Mars Odyssey e Mars Reconnaissance Orbiter attualmente in orbita attorno al pianeta, e l’orbiter MAVEN.

Obiettivo centrale della missione: l’invio di Perseverance sulla superficie marziana.

Perseverance


Rover Perseverance

Rover Perseverance. Credits: Wikipedia

Si tratta di un rover (ovvero un veicolo a quattro ruote a propulsione elettrica) che si concentrerà sullo studio della superficie marziana in cerca di tracce di vita microbica presenti sulle rocce del Pianeta Rosso.

È strettamente collegato al suo predecessore, Curiosity. Ad esempio, entrambi sono dotati di un generatore termoelettrico basato sul decadimento del plutonio, per l’ alimentazione e il riscaldamento del dispositivo (su Marte la temperatura superficiale è di circa -63°C). Rispetto a Curiosity, però, esso è dotato di un sistema di atterraggio perfezionato. In particolare, due sono le principali novità: il Range Trigger e il Terrain-Relative Navigation.

Range Trigger e il Terrain-Relative Navigation

Il Range Trigger è il sistema che controlla la tempistica dell’apertura dei paracadute durante la discesa.

Rilevando la propria posizione rispetto al sito di atterraggio previsto e ritardando o anticipando l’apertura dei paracadute sarà possibile ridurre notevolmente i rischi di trovarsi in aree impraticabili o di scarso interesse. Fino a questa missione i paracadute delle sonde lanciate su Marte venivano aperti nel momento in cui la velocità della capsula risultava idonea all’ apertura; con questo sistema invece il paracadute verrà aperto nel momento più utile per avvicinarsi quanto più possibile al sito di atterraggio (in anticipo se il sito viene superato, in ritardo se il sito risulta lontano dalla posizione del rover), rimanendo comunque nei parametri di velocità idonei.

Il Terrain-Relative Navigation è invece un nuovo sistema di determinazione delle caratteristiche del suolo nelle ultimissime fasi dell’atterraggio. L’ unità di controllo che governerà questa fase della missione, confronterà le immagini acquisite dal rover con la mappa in alta risoluzione del sito di atterraggio.

Se la posizione calcolata venisse considerata pericolosa il sistema di navigazione potrà spostare l’atterraggio in un’area preferibile all’interno di un raggio di 300 m.

Fino a questa missione, moltissime delle aree considerate interessanti per la possibile presenza di tracce di composti biologici o strutture geologiche particolari sono state scartate poiché presentavano possibili pericoli (rocce, pendii, ecc.) per il 99%. Con questo sistema di navigazione sarà invece possibile scegliere aree di atterraggio fino a oggi precluse. Sempre in fase di landing, un microfono sarà attivo per l’ acquisizione di tutti i suoni.

In conclusione..

Le missioni (attive e non) su suolo marziano ci hanno permesso di scoprire le meraviglie di questo vicino un po’ scontroso, inducendo alcuni a sognare di una futura colonia umana sul Pianeta Rosso (Voi cosa ne pensate? Vi trasferireste mai su Marte?). Per ora godiamoci questa piccola vittoria e auguriamo a Perseverance buon viaggio, sperando di assistere ad un altrettanto emozionante atterraggio sul pianeta, stimato nel Febbrario del 2021.

 

Curiosità

Nelle ultime missioni (InSight, per citarne una), la NASA ha proposto un’iniziativa mediatica che ha coivolto il pubblico appassionato. La sonda, infatti, è dotata di microchip con incisi i nomi delle persone che hanno aderito all’ iniziativa. Tramite compilazione di un form, si ottiene una sorta di carta di imbarco con lo stemma ufficiale della missione.

Ecco qui la mia per questa missione!

Boarding Pass Mars 2020

Link utili:

https://mars.nasa.gov/mars2020/

Qui la diretta ufficiale del lancio!